martedì 30 dicembre 2008

Buon Anno nuovo a tutti!!!
Che questo 2009 sia pieno di Gioia e Felicità per tutti voi!!!

*Ponga*

martedì 23 dicembre 2008

Buon Natale a tutti!!!!!!!!!!!!!

*Ponga*

martedì 2 dicembre 2008

Il Passato



E' una curiosa creatura il passato
Ed a guardarlo in viso
Si può approdare all'estasi
O alla disperazione.

Se qualcuno l'incontra disarmato,
Presto, gli grido, fuggi!
Quelle sue munizioni arrugginite
Possono ancora uccidere!

- Emily Dickinson

lunedì 24 novembre 2008

Quando ti chiedi cos'è l'amore,
immagina due mani ardenti che si incontrano,


due sguardi perduti l'uno nell'altro,


due cuori che tremano




di fronte all'immensità di un sentimento,
e poche parole per rendere eterno un istante.

mercoledì 12 novembre 2008

Per fare a meno di te

Per Fare a meno di te
non so dove me ne andrò
che cosa inveterò
Per fare a meno di te
Io no, non mi sveglierò
non ti ricorderò

Quando guardo il cielo
cerco te
distrattamente guardo il cielo e
cerco te
e mi sollevo

Per Fare a meno di te
Non so quanto cuore avrò
io mi difendero

Quando Guardo il cielo
cerco te
Distrattamente guardo il cielo
e cerco te
E mi sollevo

Sulle circostante il tempo scivola ( sopra di noi)
l’infinito sceglie la sua lacrima
Dove cercare ( qualcosa di più) (ancora)
E fare a meno di te

Quando guardo il cielo
cerco te
Distrattamente guardo il cielo
e cerco te
E scioccamente mi sollevo
su con te
su con te
su con te

giovedì 6 novembre 2008

Tramonto


Calano lente le ombre della sera

il cielo si dipinge di rosso

le nubi cambiano colore

il sole sembra toccare il mare

Un profondo turbamento si impossessa di me

vorrei pensare

ma questa pace infinità questo silenzio

questa atmosfera magica me lo impedisce

resto lì a guardare il sole

scomparire al di là del mare

martedì 28 ottobre 2008

giovedì 16 ottobre 2008

Ancora Poesie

Due amanti felici fanno un solo pane,
una sola goccia di luna nell'erba,

lascian camminando due ombre che s'unisco,
lasciano un solo sole vuoto in un letto.

Di tutte le verità scelsero il giorno:

non s'uccisero con fili, ma con un aroma
e non spezzarono la pace né le parole.
E' la felicità una torre trasparente.

L'aria, il vino vanno coi due amanti,
gli regala la notte i suoi petali felici,

hanno diritto a tutti i garofani.

Due amanti felici non hanno fine né morte,
nascono e muoiono più volte vivendo,
hanno l'eternità della natura.
Pablo Neruda

giovedì 9 ottobre 2008

Il tuo sorriso

Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l' aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.

Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l'acqua che d' improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d'argento che ti nasce.

Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d' aver visto

la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della
vita.

Amore mio, nell' ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d' improvviso
vedi che il mio sangue macchina
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani

come una spada fresca.

Vicino al mare, d'autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera,
amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.

Riditela della notte,
del giorno, delle strade
contorte dell'isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l'aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.

Pablo
Neruda

lunedì 6 ottobre 2008

"Se tu mi dimenticassi"


Voglio che tu sappia una cosa.

Tu sai com'è questa cosa:


se guardo la luna di Cristallo,

il ramo rosso del lento autunno alla mia

finestra,

se tocco vicino al fuoco l'impalpabile

cenereo il rugoso corpo della legna

tutto mi conduce a te,

come se ciò che esiste,

aromi, luce, metalli,

fossero piccole navi

che vanno verso le tue isole

che m'attendono.

Orbene,

se a poco a poco cessi d'amarmi

cesserò d’amarti a poco a poco.

Se d'improvviso mi dimentichi,

non cercarmi,

chè già ti avrò dimenticata.

Se consideri lungo e pazzo il vento di

bandiere che passa per la mia vita e

ti decidi a lasciarmi sulla riva del cuore in

cui ho le radici,

pensa

che in quel giorno,

in quell’ ora

leverò in alto le braccia

e le mie radici usciranno a cercare altra terra.

Ma se ogni giorno,ogni sera

senti che a me sei destinata

con dolcezza implacabile

se ogni giorno

sale alle tue labbra un fiore a cercarmi

ahi, amore mio, ahi mia,

in me tutto quel fuoco si ripete,

in me nulla si spegne né dimentica

il mio amore

si nutre del tuo amore, amata,

e finché tu vivrai starà

tra le tue braccia senza uscire dalle mie.

Pablo Neruda


giovedì 2 ottobre 2008

Lentamente...

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, il colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica,chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

Pablo Neruda

mercoledì 24 settembre 2008

Ode al giorno felice

Questa volta lasciate che sia felice,
non è successo nulla a nessuno,
non sono da nessuna parte,
succede solo che sono felice
fino all’ultimo profondo angolino del cuore.

Camminando,dormendo o scrivendo,
che posso farci, sono felice.
sono più sterminato dell’erba nelle praterie,
sento la pelle come un albero raggrinzito,
e l’acqua sotto,gli uccelli in cima,
il mare come un anello intorno alla mia vita,
fatta di pane e pietra la terra
l’aria canta come una chitarra.

Tu al mio fianco sulla sabbia, sei sabbia,
tu canti e sei canto,
Il mondo è oggi la mia anima
canto e sabbia,il mondo oggi è la tua bocca,
lasciatemi sulla tua bocca e sulla sabbia
essere felice,
essere felice perché si,
perché respiro e perché respiri,
essere felice perché tocco il tuo ginocchio
ed è come se toccassi la pelle azzurra del cielo
e la sua freschezza.
Oggi lasciate che sia felice, io e basta,
con o senza tutti, essere felice con l’erba
e la sabbia essere felice con l’aria e la terra,
essere felice con te,con la tua bocca,
essere felice.

lunedì 22 settembre 2008

L'estate è finita

Sono più miti le mattine
e più scure diventano le noci
e le bacche hanno un viso più rotondo.
La rosa non è più nella città.
L'acero indossa una sciarpa più gaia.
La campagna una gonna scarlatta,
Ed anch'io,per non essere antiquata,
Mi metterò un gioiello.

(E. Dickinson)

lunedì 15 settembre 2008

Grazieeeeeeeeeeeee!

Il mio blog ha raggiunto 4000 visiteeeeeeeeeeeeee!
Sono troppo felice, grazie a tutti voi che ogni giorno fate un viaggio nell'angolo dei sogni!
Ricordate cosa diceva
Johann Wolfgang Goethe: "Ridere e sognare sono il segreto per vivere meglio".

*Ponga*

sabato 13 settembre 2008

Discorso del Papa 7 settembre 2008

Carissimi, un momento di serietà.... Il 7 Settembre ho avuto l'onore e la fortuna di partecipare all'incontro giovani con il Papa nel Largo Carlo Felice.... Le parole pronunciate dal Pontefice mi hanno toccato il cuore in una maniera che non avrei mai immaginato. Ho deciso di dividere con voi queste parole di speranza che il Santo Padre ci ha dato... Impegnamoci tutti a non deludere la sua fiducia!!


"Prima di rivolgermi a voi, cari giovani, di Cagliari e della Sardegna, ho l’obbligo e il piacere di rivolgere un particolare saluto al Presidente della Regione Sarda, On. Renato Soru, come pure a tutte le Autorità regionali, che con il loro generoso contributo e sostegno hanno permesso la riuscita di questa mia visita pastorale. Grazie, Signor Presidente: i giovani qui presenti ricorderanno questo giorno, essi che sono il domani di questa terra, che Lei con competenza amministra.

E adesso a voi, cari giovani. È una grande gioia per me incontrarvi, al termine di questo breve ma intenso soggiorno nella vostra bella Isola. Vi saluto tutti con affetto e vi ringrazio per questa calorosa accoglienza. In particolare, ringrazio coloro che, a vostro nome, mi hanno espresso i fervidi sentimenti che vi animano. So che alcuni di voi hanno partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù a Sydney, e sono certo che hanno tratto giovamento da una così straordinaria esperienza ecclesiale. Come ho potuto vedere io stesso, le Giornate Mondiali della Gioventù costituiscono singolari occasioni pastorali per consentire ai giovani del mondo intero di conoscersi meglio, di condividere insieme la fede e l’amore verso Cristo e la sua Chiesa, di confermare il comune impegno di adoperarsi per costruire un futuro di giustizia e di pace. Abbiamo oggi una Giornata non mondiale, ma sarda, della gioventù. E sperimentiamo la bellezza di essere insieme.

Dunque, veramente vi saluto con affetto, cari ragazzi e ragazze: voi costituite il futuro pieno di speranza di questa Regione, nonostante le difficoltà che conosciamo tutti. Conosco il vostro entusiasmo, i desideri che nutrite e l’impegno che ponete per realizzarli. E non ignoro le difficoltà e i problemi che incontrate. Penso, ad esempio – e abbiamo sentito di questo - penso alla piaga della disoccupazione e della precarietà del lavoro, che mettono a rischio i vostri progetti; penso all’emigrazione, all’esodo delle forze più fresche ed intraprendenti, con il connesso sradicamento dall’ambiente, che talvolta comporta danni psicologici e morali, prima ancora che sociali. Cosa dire poi del fatto che nell’attuale società consumistica, il guadagno e il successo sono diventati i nuovi idoli di fronte ai quali tanti si prostrano? La conseguenza è che si è portati a dar valore solo a chi – come si suol dire – “ha fatto fortuna” ed ha una sua “notorietà”, non certo a chi con la vita deve faticosamente combattere ogni giorno. Il possesso dei beni materiali e l’applauso della gente hanno sostituito quel lavorio su se stessi che serve a temprare lo spirito e a formare una personalità autentica. Si rischia di essere superficiali, di percorrere pericolose scorciatoie alla ricerca del successo, consegnando così la vita ad esperienze che suscitano soddisfazioni immediate, ma sono in se stesse precarie e fallaci. Cresce la tendenza all’individualismo, e quando ci si concentra solo su se stessi si diventa inevitabilmente fragili; viene meno la pazienza dell’ascolto, fase indispensabile per capire l’altro e lavorare insieme.

Il 20 ottobre del 1985, il caro Papa Giovanni Paolo II, incontrando qui a Cagliari i giovani provenienti dall’intera Sardegna, volle proporre tre valori importanti per costruire una società fraterna e solidale. Sono indicazioni quanto mai attuali anche oggi, che volentieri riprendo evidenziando in primo luogo il valore della famiglia, da custodire – disse il Papa - come “antica e sacra eredità”. Tutti voi sperimentate l’importanza della famiglia, in quanto figli e fratelli; ma la capacità di formarne una nuova, non può essere data per scontata. Occorre prepararvisi. In passato la società tradizionale aiutava di più a formare e a custodire una famiglia. Oggi non è più così, oppure lo è “sulla carta”, ma nei fatti domina una mentalità diversa. Sono ammesse altre forme di convivenza; a volte viene usato il termine “famiglia” per unioni che, in realtà, famiglia non sono. Soprattutto, nel contesto nostro, si è molto ridotta la capacità dei coniugi di difendere l’unità del nucleo familiare a costo anche di grandi sacrifici. Riappropriatevi, cari giovani, del valore della famiglia; amatela non solo per tradizione, ma per una scelta matura e consapevole: amate la vostra famiglia di origine e preparatevi ad amare anche quella che con l’aiuto di Dio voi stessi formerete. Dico: “preparatevi”, perché l’amore vero non si improvvisa. L’amore è fatto, oltre che di sentimento, di responsabilità, di costanza, e anche di senso del dovere. Tutto questo lo si impara attraverso l’esercizio prolungato delle virtù cristiane della fiducia, della purezza, dell’abbandono alla Provvidenza, della preghiera. In questo impegno di crescita verso un amore maturo vi sosterrà sempre la Comunità cristiana, perché in essa la famiglia trova la sua più alta dignità. Il Concilio Vaticano II la chiama “piccola Chiesa”, perché il matrimonio è un sacramento, cioè un segno santo ed efficace dell’amore che Dio ci dona in Cristo attraverso la Chiesa.

Strettamente connesso a questo primo valore del quale ho voluto parlare è l’altro valore che intendo sottolineare: la seria formazione intellettuale e morale, indispensabile per progettare e costruire il vostro futuro e quello della società. Chi su questo vi fa degli “sconti” non vuole il vostro bene. Come si potrebbe infatti progettare seriamente il domani, se si trascura il naturale desiderio che è in voi di sapere e di confrontarvi? La crisi di una società inizia quando essa non sa più tramandare il suo patrimonio culturale e i suoi valori fondamentali alle nuove generazioni. Non mi riferisco solo e semplicemente al sistema scolastico. La questione è più ampia. C’è, lo sappiamo, un’emergenza educativa, che per essere affrontata richiede genitori e formatori capaci di condividere quanto di buono e di vero essi hanno sperimentato e approfondito in prima persona. Richiede giovani interiormente aperti, curiosi di imparare e di riportare tutto alle originarie esigenze ed evidenze del cuore. Siate davvero liberi, ossia appassionati della verità. Il Signore Gesù ha detto: “La verità vi farà liberi” (Gv 8,32). Il nichilismo moderno invece predica l’opposto, che cioè è la libertà a rendervi veri. C’è anzi chi sostiene che non esiste nessuna verità, aprendo così la strada allo svuotamento dei concetti di bene e di male e rendendoli addirittura interscambiabili. Mi hanno detto che nella cultura sarda c’è questo proverbio: “Meglio che manchi il pane piuttosto che la giustizia”. Un uomo in effetti può sopportare e superare i morsi della fame, ma non può vivere laddove giustizia e verità sono bandite. Il pane materiale non basta, non è sufficiente per vivere umanamente in modo pieno; occorre un altro cibo del quale essere sempre affamati, del quale nutrirsi per la propria crescita personale e per quella della famiglia e della società.

Questo cibo – ed è il terzo grande valore – è una fede sincera e profonda, che diventi sostanza della vostra vita. Quando si smarrisce il senso della presenza e della realtà di Dio, tutto si “appiattisce” e si riduce ad una sola dimensione. Tutto resta “schiacciato” sul piano materiale. Quando ogni cosa viene considerata soltanto per la sua utilità, non si coglie più l’essenza di ciò che ci circonda, e soprattutto delle persone che incontriamo. Smarrito il mistero di Dio, sparisce anche il mistero di tutto ciò che esiste: le cose e le persone mi interessano nella misura in cui soddisfano i miei bisogni, non per sé stesse. Tutto ciò costituisce un fatto culturale, che si respira fin dalla nascita e che produce effetti interiori permanenti. La fede, in questo senso, prima di essere una credenza religiosa, è un modo di vedere la realtà, un modo di pensare, una sensibilità interiore che arricchisce l’essere umano come tale. Ebbene, cari amici, Cristo è anche in questo il Maestro, perché ha condiviso in tutto la nostra umanità ed è contemporaneo all’uomo di ogni epoca. Questa realtà tipicamente cristiana è una grazia stupenda! Stando con Gesù, frequentandoLo come un amico nel Vangelo e nei Sacramenti, voi potete imparare, in modo nuovo, ciò che la società spesso non è più in grado di darvi, cioè il senso religioso. E proprio perché è una cosa nuova, scoprirla è meraviglioso.

Cari giovani, come il giovane Agostino con tutti i suoi problemi sulla sua strada difficile, ognuno di voi sente il richiamo simbolico di ogni creatura verso l’alto; ogni creatura bella rimanda alla bellezza del Creatore, che è come concentrata nel volto di Gesù Cristo. Quando la sperimenta, l’anima esclama: “Tardi ti ho amato, bellezza così antica e così nuova, tardi ti ho amato!” (Conf. X, 27.38). Possa ognuno di voi riscoprire Dio quale senso e fondamento di ogni creatura, luce di verità, fiamma di carità, vincolo di unità, come canta l’inno dell’Agorà dei giovani italiani. Siate docili alla forza dello Spirito! È stato Lui, lo Spirito Santo, il Protagonista della Giornata Mondiale della Gioventù di Sydney; Egli vi renderà testimoni di Cristo. Non a parole, ma con i fatti, con un nuovo genere di vita. Non avrete più paura di perdere la vostra libertà, perché la vivrete in pienezza donandola per amore. Non sarete più attaccati ai beni materiali, perché sentirete dentro di voi la gioia di condividerli. Non sarete più tristi della tristezza del mondo, ma proverete dolore per il male e gioia per il bene, specialmente per la misericordia ed il perdono. E se è così, se avrete scoperto realmente Dio nel volto di Cristo, non penserete più alla Chiesa come ad una istituzione esterna a voi, ma come alla vostra famiglia spirituale, come la viviamo adesso, in questo momento. Questa è la fede che vi hanno trasmesso i vostri padri. Questa fede voi siete chiamati a vivere oggi, in tempi ben diversi.

Famiglia, formazione e fede. Ecco, cari giovani di Cagliari e dell’intera Sardegna, anch’io, come Papa Giovanni Paolo II, vi lascio queste tre parole, tre valori da fare vostri con la luce e la forza dello Spirito di Cristo. Nostra Signora di Bonaria, Patrona Massima e dolce Regina dei Sardi, vi guidi, vi protegga e vi accompagni sempre! Con affetto vi benedico, assicurandovi un quotidiano ricordo nella preghiera."


Grazie Benedetto!!!!

sabato 6 settembre 2008

Bellissima Vacanza!

Saaaaaaaaaaaalve!

Eccomi qui a raccontarvi i 10 giorni che ho appena passato!

Come tutti ben sapete, il 24 mattina i “Fantastici 4” (io, Michele, Luca, Roberto) ci siamo svegliati alle 4:45 del mattino per dirigerci verso l’aeroporto di Elmas! Incontrati lì con delle facce molto sveglie, ci avviammo al check- in , fila interminabile, ma io dico: se ci sono 5 sportelli di check- in, perché fare una fila unica? Bah. Dopo baci e abbracci con i miei, siamo partiti; che paura l’aereo, ogni volta mi chiedo come faccio a prenderlo! Cooooooomunque, arrivati a Verona decidemmo di girare un po’ la città e magari di pranzare in una tipica osteria veneta! Prima tappa: casa di Giulietta! Bellissime foto insieme alla dannata d’amore…

A ora di pranzo, Luca fece un giro di ricognizione in cerca di un posto dove cibarci…. Dopo un po’….. BINGO! Trovata l’osteria……….. PUGLIESE. Vabbè, ci siamo trovati bene…. Ancora un giro per Verona, sempre rigorosamente con i bagagli, e poi, verso l e sette…. Decidemmo che era ora di dirigerci verso villa Buri! Arrivati stanchi e stremati, montammo le tende e, dopo fatto un giro per le feste di fine corso, andammo a dormire…

Il mattino seguente, sveglia presto: il campo inizia!!!!! Bellissimi giorni, i cinque successivi, con delle persone fantastiche. Mi sono divertita molto tra bans nuove, scambi di opinioni dettati da realtà scoutistiche differenti, giochi, noi egiziani , canti spezzati a metà e inni contro i Bretoni .

Ma quando ci si diverte il tempo vola e 5 giorni passano in fretta. Ci trovammo all’ultima notte di campo in un baleno…. Stupenda cena tra corsi , bellissimo fuoco di bivacco , e divertentissima festa a ballare, cantare e commuoverci tra le note di Ninnananna dei Modena . Dopo la festa facemmo le 4 con il nostro corso a cantare con le chitarre suonate da Carlo e Davide…

30 agosto, consegna schede di valutazione: siamo stati bravissimi, tutt’e 4!!! La classe non è acqua! Tante lacrime durante il canto dell’addio e poi… a pranzo con Gere! Ovviamente….. Cinese!

Dopo aver accompagnato Michele e Gere a prendere la navetta per l’aeroporto (Michiiiiii, siamo rimasti tristi per tutta la sera), realizzato che da lì innanzi saremmo stati solo in 3 tornammo a Villa Buri, mangiammo una pizza e poi…. A letto alle 22:30!!!! La stanchezza ci ha messo KO. Il giorno dopo sveglia alle 7:30, smontaggio tende, e via verso Via Stella. Arrivati al B&B facemmo colazione al bar lì davanti, verso le 11 una doccia calda, alle 13 mangiammo una pizza (ancora?) e, dopo il riposino pomeridiano, andammo a messa. Tornati a “casa” ci preparammo per vedere L’Aida all’Arena. Eravamo bellissimi tutt’ e 3 in abiti eleganti… Comunque, ci dirigemmo verso l’Arena e entrammo subito…….….. Mamma miaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa. Ragazzi andateciiiiiii, avrete qualcosa da raccontare ai vostri nipoti un domani!!!! Emozione indescrivibile! Lo spettacolo durò 4 ore ma tutte meritate…. Tornati a casa crollammo dal sonno…

1 Settembre, alla volta di Padova. Bellissima come sempre …. Verso le 19 ci fermammo in piazza delle Erbe a prendere uno Spritz, da veri Padovani, e verso le 20 grande incontro con Mauro e Cate. Cena con loro e poi tutti a nanna. Il giorno dopo, partimmo per la città più romantica d’ Italia….. VENEZIA ! Che bello, è stata una giornata fantastica, bellissima, stupenda, non ho altro da dire!!

La sera, cena a casa di Mauro e Cate…. Ci siamo trovati benissimo.

Mercoledì 3: si torna a casa!

Partenza alle 12 da Padova e arrivo a Verona alle 14! 6 ore interminabili di attesa per poi scoprire che l’aereo avrebbe ritardato di mezz’ora. Intanto ci cimentammo insieme a Lorenzo, incontrato all’attesa dell’imbarco, e altri due sardi, in un mega- cruciverba! Grazie al signore che ne sapeva troppo di calcio! Alle 21: 30 salimmo sull’aereo e, dopo un viaggio così tranquillo da cullarci tutt’e 3 in un sonno profondo, arrivammo all’aeroporto di Cagliari con una gioia in cuore indescrivibile ma anche con un po’ di amarezza per doverci lasciare alle spalle 11 giorni di momenti indimenticabili passati insieme.

Grazie a Luca, Michele e Roberto per questa stupenda vacanza!

*Ponga*

sabato 2 agosto 2008

Un anno di me!



Grazie a tutti i presenti nelle foto perchè hanno fatto sì che questo anno fosse uno dei migliori!!!!

sabato 12 luglio 2008

Le parole della settimana 9

"due sole cose sono infinite: l'Universo e la stupidità umana.... E sulla prima ho qualche dubbio!!!"

Albert Einstein

mercoledì 2 luglio 2008

Le parole della settimana 8

....E ogni cicatrice è un autografo di Dio!

Lorenzo Cherubini

sabato 21 giugno 2008

Le parole della settimana 7

"I veri amici vedono i tuoi errori e ti avvertono: i falsi amici vedono allo stesso modo i tuoi errori e li fanno notare agli altri."

venerdì 13 giugno 2008

Le parole della settinama 6

Non dovresti conoscere la disperazione

se le stelle scintillano ogni notte;

se la rugiada scende silenziosa a sera

e il sole indora il mattino.

Non dovresti conoscere la disperazione - seppure

le lacrime scorrano a fiumi:

non sono gli anni più amati

per sempre presso il tuo cuore?

Piangono, tu piangi, così deve essere;

il vento sospira dei tuoi sospiri,

e dall'inverno cadono lacrime di neve

là dove giacciono le foglie d'autunno;

pure, presto rinascono, e il tuo destino

dal loro non può separarsi:

continua il tuo viaggio, se non con gioia,

pure, mai con disperazione

Emily Bronte

mercoledì 4 giugno 2008

Le parole della settimana 5

"Non importa quanto doniamo, ma quanto amore mettiamo in quello che doniamo."

Madre Teresa di Calcutta

giovedì 29 maggio 2008

Le parole della settimana 4



Se proprio devi odiarmi
fallo ora,
ora che il mondo è intento
a contrastare ciò che faccio,
unisciti all'ostilità della fortuna,
piegami
non essere l'ultimo colpo
che arriva all'improvviso
Ah quando il mio cuore
avrà superato questa tristezza.
Non essere la retroguardia di un dolore ormai vinto
non far seguire ad una notte ventosa
un piovoso mattino
non far indugiare un rigetto già deciso.
Se vuoi lasciarmi
non lasciarmi per ultimo
quando altri dolori meschini
avran fatto il loro danno
ma vieni per primo
così che io assaggi fin dall'inizio
il peggio della forza del destino
e le altri dolenti note
che ora sembrano dolenti
smetteranno di esserlo
di fronte la tua perdita.
william shakespeare

giovedì 22 maggio 2008

Le parole della settimana 3

La storia che segue l'ho presa dal blog di Fabio (spero mi perdonerai per lo scippo A bocca aperta) e ho deciso di metterla nel mio blog per dar modo a tutti di riflettere su queste parole:


Due uomini, entrambi molto malati, occupavano la stessa stanza d'ospedale.
A uno dei due uomini era permesso mettersi seduto sul letto per un'ora ogni pomeriggio
per aiutare il drenaggio dei fluidi dal suo corpo.
Il suo letto era vicino all'unica finestra della stanza.
L'altro uomo doveva restare sempre sdraiato.
A lungo andare i due uomini fecero conoscenza e cominciarono a parlare per ore.
Parlarono delle loro mogli e delle loro famiglie, delle loro case, del loro lavoro, del loro servizio militare e dei viaggi che avevano fatto.
Ogni pomeriggio l'uomo che stava nel letto vicino alla finestra e poteva sedersi, passava il tempo raccontando al suo compagno di stanza tutte le cose che poteva vedere fuori dalla finestra.
L'uomo nell'altro letto cominciò a vivere quelle singole ore nelle quali il suo mondo era reso più bello e più vivo da tutte le cose e dai colori del mondo esterno.
La finestra dava su un parco con un delizioso laghetto.
Le anatre e i cigni giocavano nell'acqua mentre i bambini facevano navigare le loro barche giocattolo.
Giovani innamorati camminavano abbracciati tra fiori di ogni colore e c'era una bella vista della città in lontananza.
Mentre l'uomo vicino alla finestra descriveva tutto ciò nei minimi dettagli, l'uomo dall'altra parte della stanza chiudeva gli occhi e immaginava la scena.
In un caldo pomeriggio l'uomo della finestra descrisse una parata che stava passando.
Sebbene l'altro uomo non potesse sentire la banda, poteva vederla.
Con gli occhi della sua mente, così come l'uomo dalla finestra gliela descriveva.
Passarono i giorni e le settimane.
Un mattino l'infermiera del turno di giorno portò loro l'acqua per il bagno e trovò il corpo senza vita dell'uomo vicino alla finestra, morto pacificamente nel sonno.
L'infermiera diventò molto triste e chiamò gli inservienti per portare via il corpo.
Non appena gli sembrò appropriato, l'altro uomo chiese se poteva spostarsi nel letto vicino alla finestra.
L'infermiera fu felice di fare il cambio, e dopo essersi assicurata che stesse bene, lo lasciò solo.
Lentamente, dolorosamente, l'uomo si sollevò su un gomito per vedere per la prima volta il mondo esterno.
Si sforzò e si voltò lentamente per guardare fuori dalla finestra vicina al letto.
Essa si affacciava su un muro bianco.
L'uomo chiese all'infermiera che cosa poteva avere spinto il suo amico morto
a descrivere delle cose così meravigliose al di fuori da quella finestra.
L'infermiera rispose che l'uomo era cieco e non poteva nemmeno vedere il muro.
"Forse, voleva farle coraggio" gli disse.



Vi è una tremenda felicità nel rendere felici gli altri, anche a dispetto della nostra situazione.
Un dolore diviso è dimezzato, ma la felicità divisa è raddoppiata.
Se vuoi sentirti ricco conta le cose che possiedi che il denaro non può comprare.
OGGI è un dono...

...buona vita a te che hai letto questa bella storia....

venerdì 16 maggio 2008

Le parole della settimana 2

Trova il tempo..
Madre Teresa di Calcutta

Trova il tempo di pensare
Trova il tempo di pregare
Trova il tempo di ridere
È la fonte del potere
È il più grande potere sulla Terra
È la musica dell'anima.

Trova il tempo per giocare
Trova il tempo per amare ed essere amato
Trova il tempo di dare
È il segreto dell'eterna giovinezza
È il privilegio dato da Dio
La giornata è troppo corta per essere egoisti.

Trova il tempo di leggere
Trova il tempo di essere amico
Trova il tempo di lavorare
E' la fonte della saggezza
E' la strada della felicità
E' il prezzo del successo.

Trova il tempo di fare la carità
E' la chiave del Paradiso.

venerdì 9 maggio 2008

Le parole della settimana

Ogni settimana pubblicherò frasi, parole, poesie di persone importanti.. Giusto per invitarvi alla riflessione di queste e magari esprimere i vostri pensieri con dei commenti, iniziando discussioni e scambi di idee (PACIFACAMENTE!)... *Ponga*

Sola non posso essere

Emily Dickinson

Sola non posso essere
poichè schiere mi visitano
compagnia senza traccia
che elude chiavi

Non hanno vesti,nè nomi
non almanacchi,nè armi
ma case diffuse come gnomi

Il loro venire è annunciato
da messaggeri interiori
Il loro andare non lo è
poichè non vanno mai

sabato 3 maggio 2008

3000

Bene, il contattore delle visite ha raggiunto il numero 3000!!
Grazieeeeeeeeeeeee! Ringrazio tutti i visitatori, tutti quelli che mi lasciano i commenti e tutti quelli che sbirciano soltanto!!! Un bacio a tutti *Ponga*

lunedì 21 aprile 2008




martedì 1 aprile 2008

lunedì 24 marzo 2008

Pasquetta

Alla fine ce l'abbiamo fatta!!!! Dopo incontri per decidere il luogo (pacchi di qualcuno che organizza e non esce!), giri in macchina invani sotto la pioggia e ritorni a flumini causa mal tempo e niente posto, la pasquetta si è svolta a casa di Giuliana e Simone. Molto divertente, nonostante fosse presente anche qualcuno che non ci stava a fare niente, vabbè anche i bambini vanno accontentati ogni tanto, abbiamo passato una buona pasquetta! Abbiamo visto un film odioso pieno di gente che pugnalava alle spalle (abbiamo avuto tutti dei déjà vu... mmmh).... Finito il film Io, diego, pie, simo ,giuliana, ema, simona, giacomo, giovanna ci siamo divertiti abbastanza a giocare con il nintendo wii , a guitar hero, a cantare al karaoke e a cazzaggiare allegramente! Bellissimo diego con il burca.... Diego non ti deve guardare nessuno NO, NO, solo io e Cinzia!!! Bellini Diego e Cinzia tutti coccolosi, troppo forte Cinzia con la sua amica del cuore Animoticon! Grande Pie che mi ha insegnato a giocare a guitar hero e povero giacomo con la sua allergia, spero stia meglio!!! Sì, sì proprio divertiti.... Senza assoggettarsi in un angolo a fare altro, giusto per sottolienare certa cafonaggine.... Vabbè il mondo è bello perchè vario....

E, ovviamente, seeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!
*Ponga*